Punica granatum L.

Galleria degli Uffizi - Firenze.
Phylum: Tracheophyta Sinnott, 1935 ex Cavalier-Smith (1998)
Classe: Magnoliopsida Brongn. (1843)
Ordine: Myrtales Rchb. (1828)
Famiglia: Punicaceae Horaninow, 1834
Genere: Punica L.
Italiano: Melograno
English: Grenade
Français: Grenadier
Deutsch: Granatapfel
Español: Granado
Descrizione
Le foglie sono opposte o sub opposte, lucide, strette ed allungate, intere, larghe 2 cm e lunghe 4-7 cm. I fiori sono, nella specie botanica, di un vivo colore rosso, di circa 3 cm di diametro hanno tre-quattro petali (molti di più in alcune varietà orticole, alcune varietà da orto o da giardino sono coltivate solo per i fiori, alcune varietà sono a colore bianco o rosato). Il frutto (melagrana) è una bacca (detta “Balausta”) di consistenza molto robusta, con buccia molto dura e coriacea, ha forma rotonda o leggermente allungata, a volte sub-esagonale, diametro da 5 a 12 cm, la dimensione è fortemente condizionata dalla varietà e, soprattutto, dalle condizioni di coltivazione. Il frutto ha diverse partizioni interne robuste che svolgono funzione di placentazione ai semi, detti arilli (fino a 600 ed oltre per frutto).[4] In alcune varietà i semi sono circondati da una polpa traslucida colorata dal bianco al rosso rubino, più o meno acidula e, nelle varietà a frutto commestibile dolce e profumata. Il frutto reca in posizione apicale (opposta al picciolo) una caratteristica robusta corona a quattro-cinque pezzi, che sono residui dl calice fiorale. Esiste una varietà nana del Melograno, (P. granatum nana) caratterizzata da dimensioni molto più contenute in ogni parte della pianta (altezza, dimensioni delle foglie, dei fiori, dei frutti); i frutti inoltre non sono commestibili, privi di dolcezza sono acidi ed astringenti; questa varietà è di norma usata per Bonsai, o comunque come piccola pianta decorativa da vaso. L'unica altra specie appartenente a Punica è la Punica protopunica (Melograno di Socotra), endemica dell'isola di Socotra. Differisce per avere fiori rossi, o rosa, di minori dimensioni, e frutti meno dolci. Il nome "melograno" deriva dal latino malum ("mela") e granatum ("con semi”). La stessa origine è riconosciuta anche in altre lingue come in Inglese “Pomegranate”, ed in Tedesco “Granatapfel, (mela coi semi). In Inglese antico era noto con il nome di "apple of Grenada" (mela di Granada). La città spagnola di Granada ha infatti nello stemma un frutto di melograno, in spagnolo (granada) ed in antico francese (la grenade) significavano appunto melograno, la denominazione della città spagnola deriva dalla introduzione del frutto operata dalla dominazione moresca in Spagna. In italiano il nome melograno è derivato direttamente dal latino: malum punicum o malum granatum; in italiano il frutto è nominato col termine di “melagrana”. Una radice del nome del melograno deriva dall'antico egiziano rmn, da questo deriva l'ebraico rimmôn, e l'arabo rummân. Dall'arabo il termine passò ad altre lingue, come il Portoghese (romã), nella lingua della Cabilia (rrumman) e nel ,altese ("rummien"). Per il colore dei numerosi semi, di un rosso traslucido brillante, racchiusi in un involucro robusto, il frutto ha colpito la immaginazione umana per essere un prodigio prezioso della natura, questa conclusione è ripresa da molte culture come quella ebraica, greca, babilonese, araba e cristiana. Il contrasto è ancora più accentuato dal fatto che la pianta viva in ambiente semi-desertico. Simbolismo: Ebraismo: il libro dell'Esodo (Esodo; 28:33 - 34) prescrive che le immagini delle melagrane siano applicate sugli abiti rituali dei Grandi Sacerdoti. Il libro dei Re (Re; 7:13 – 22) descrive i melograni rappresentati sui capitelli che erano sul fronte del Tempio di Salomone in Gerusalemme. La corona, che nella simbolistica ebraica indica la santità, sarebbe rappresentata anche dalla "corona", residuo del calice fiorale che permane nella parte apicale del frutto. Il melograno è inoltre nella simbologia ebraica, simbolo di onestà e correttezza, dato che il suo frutto conterrebbe 613 semi, che come altrettante perle sono le 613 prescrizioni scritte nella Torah, (365 divieti e 248 obblighi) osservando le quali si ha certezza di tenere un comportamento saggio ed equo. In realtà i semi della melagrana sono in numero variabile, (di certo circa 600), ma il frutto con i suoi semi ricorda quel numero, che come tanti altri, ha riferimenti precisi nella numerologia ebraica. Il melograno per i suoi numerosi semi è simbolo di produttività, ricchezza e fertilità. Quella della melagrana è una delle poche immagini che appaiono nelle vecchie monete della Giudea come simbolo santo. Attualmente molti rotoli della Torah quando non sono in lettura, e quindi sono avvolti, sono protetti da gusci in argento a forma di melagrane (rimmonim). Alcuni studiosi di teologia ebraica hanno supposto che il frutto dell'Albero della vita del “Giardino dell'Eden” fosse da intendersi in realtà come una melagrana. La melagrana è uno dei sette frutti elencati nella Bibbia (Deu. 8:8), come speciali prodotti della “Terra Promessa”. Antica Grecia: il melograno del mito non è originario della Grecia, vi giunge dall'oriente, valorizzato come oggetto culturale e mitico da divinità anatoliche (Cibele), o mesopotamiche (Ishtar). La mitologia importata confluisce in Grecia con numerosi riferimenti alle divinità greche al frutto ed ai semi del melograno, fra gli altri il mito di Persefone e quello di Era. Un giorno importante della Chiesa ortodossa greca è la Presentazione di Maria, in tale ricorrenza è tradizionale in alcune regioni della Grecia la preparazione della tavola della "polysporia", anche nota con l'antico nome di "panspermia", con offerte di cibi e frutti della terra fertile, con evidenti richiami pagani a Dioniso. Quando è acquistata una nuova casa è uso in Grecia mettere quale primo dono presso l'Iconostasi (altare domestico) della casa un frutto di melograno come simbolo di abbondanza, fertilità e buona fortuna. Cristianesimo: il melograno è anche presente nella decorazione religiosa cristiana, soprattutto per gli abiti e paramenti dei sacerdoti per le funzioni religiose. Alcuni dipinti a tema religioso di Sandro Botticelli e Leonardo da Vinci, riprendono il tema del melograno o del suo frutto - si veda ad esempio la Madonna della melagrana del Botticelli. In molti dipinti è un Gesù bambino a tenere in mano un melograno. In questi casi è un simbolo anticipatore della passione. Per il colore del suo succo il melograno richiama infatti il sangue. Nell'iconografia cristiana diventerà quindi simbolo di martirio. Un martirio però fecondo, come il frutto pieno di semi. Islam: in accordo col Corano, il melograno è citato per crescere nel giardino del paradiso (55:068). È anche menzionato in (6:99, 6:141) dove i melograni sono descritti tra le buone cose create da Dio. Altri legami culturali; Armenia: anche se il frutto principale dell'Armenia è l'Albicocco che è detto appunto Prunus armeniaca, si può dire che la melagrana sia il secondo frutto del paese, appartenente alla sua cultura nei secoli. Azerbaijan: ogni anno si tiene un festival a Goychay, (Azerbaijan) conosciuto come il Festival del Melograno; il festival presenta le specialità della cucina locale, che utilizza le locali varietà di melagrane, e dove poi si fa sfoggio delle danze e delle musiche tradizionali del paese. Il festival ha tradizionalmente luogo in ottobre, che è l'epoca della maturazione delle melagrane. Induismo: nell'Induismo, uno dei nomi del Dio Ganesha è "Bijapuraphalasakta,", “colui che gradisce la frutta dai molti semi” (il melograno). Ogni parte della pianta, (radici, corteccia, fiori, foglie) è usata nella medicina Ayurveda. Varietà: le varietà sono numerosissime, data anche la notevole variabilità della specie. A titolo di esempio: in Iran sono state censite dall'Istituto Agricolo di Ricerca di Yazd. Le varietà più note sono: Soveh, Sioh, Rabob, Aghaei, Ardestony, Shisheh cap, Shirin Shahvor, Bajestony, Malas e Daneh Siah, Touq Gardan, Khazar, Shecar e Ashraf (Behshahr), Alak, Arous, Farouq, Rahab, Khafar e Shiraz, Ferdous e Khorasan, Bi daneh Sangan.
Diffusione
Il melograno si ritiene originario dell'Asia sud - occidentale, ed è stato coltivato nelle regioni caucasiche da tempo immemorabile. È attualmente coltivato ampiamente in Armenia, Azerbaijan, Iran, Turchia, e nelle parti più aride del Sud-Est Asiatico, dall'Arabia al Pakistan, India, Malesia, Indonesia; è inoltre coltivato nelle regioni aride dell'Africa tropicale È presente da epoca preistorica nell'area costiera nel bacino del Mediterraneo, risulta storicamente che vi sia stato diffuso dai Fenici, dai Greci e in seguito dagli Arabi. Fu introdotto in America latina dai colonizzatori spagnoli nel 1769, ed è attualmente coltivato ampiamente in Messico e, negli Stati Uniti, in California ed Arizona. Il nome di Genere Punica deriva dal nome romano della regione geografica costiera della Tunisia, e della omonima popolazione, altrimenti chiamata cartaginese, (Popolazione di estrazione fenicia che colonizzò quel territorio nel VI a.C.); le piante furono così nominate perché a Roma i melograni giunsero da quella regione.
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Data: 07/02/2011
Emissione: Frutti coltivati Stato: Barbados |
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Data: 10/12/2007
Emissione: Frutti Stato: Mozambique |
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Data: 10/12/2007
Emissione: Frutti Stato: Mozambique |
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Data: 02/01/2001
Emissione: Produzini agricole e floricole Stato: China (Taiwan) |
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Stato: Monaco |
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Data: 25/01/1965
Emissione: Frutti Stato: Albania |
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Data: 10/08/1969
Emissione: Alberi in fiore Stato: Albania |
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Data: 17/05/2003
Emissione: Frutti Stato: Albania |
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Stato: San Marino |
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Data: 25/05/1959
Emissione: Flora locale Stato: Yugoslavia |
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Stato: Turkey |
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Data: 21/06/2000
Emissione: Frutti Stato: Azerbaigian |
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Stato: Uzbekistan |
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Stato: Romania |
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Stato: Spain |
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Stato: Tunisia |
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Data: 08/07/1993
Emissione: Frutti Stato: Bulgaria |
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Data: 16/10/1961
Emissione: Frutti Stato: Afghanistan |
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Data: 16/10/1984
Emissione: Giornata mondiale del cibo Stato: Afghanistan |
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Stato: Georgia |
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Stato: Tajikistan |
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Stato: Tajikistan |
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Stato: Victoria (Australia) |
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Stato: Nevis |
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Stato: Malta |
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Stato: U.S.A. |
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Stato: Laos |
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Stato: Bulgaria |
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Stato: Singapore |
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Stato: Israel |
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Stato: Israel |
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Data: 25/10/2006
Emissione: Giornata dell'albero Stato: Algeria |
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Data: 31/08/2005
Emissione: Frutta Stato: Netherlands Antilles |
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Data: 30/04/1997
Emissione: Frutti locali Stato: Anguilla |
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Data: 15/07/2014
Emissione: Frutti Stato: China (P.R.C.) |
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Data: 26/09/2014
Emissione: Frutti coltivati ad Aruba Stato: Aruba |
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Data: 05/05/1988
Emissione: Fiori Stato: China (Taiwan) |
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Data: 06/10/1994
Emissione: Fiori e frutti Stato: Bermuda |
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Data: 01/12/1962
Emissione: Frutti Stato: Lebanon Nota: Emesso in una serie di 10 v. Stesse vignette ma con colori e valori diversi |
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Data: 01/03/1975
Emissione: Frutti Stato: Maldives |
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Data: 25/10/1993
Emissione: Fiori e farfalle Stato: Maldives |
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Data: 25/04/2012
Emissione: Pipistrelli e frutti Stato: Central African Republic Nota: Nel foglietto |
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Data: 24/07/2004
Emissione: Frutti Stato: British Virgin Islands |
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